Slow fashion

Dior: un esempio di Slow Fashion

Lo slow fashion (letteralmente "moda lenta") è un movimento che promuove un modello di produzione sostenibile ed è un concetto opposto al fast fashion. Fa parte del Movimento Slow, in inglese "Slow Movement", il quale sostiene la produzione nel rispetto delle persone, dell'ambiente e degli animali. In quanto tale, contrariamente alle pratiche della moda industriale, lo slow fashion coinvolge gli artigiani locali e l'uso di materiali eco-compatibili, con l'obiettivo di preservare l'artigianato e l'ambiente e, in definitiva, fornire valore sia ai consumatori sia ai produttori.[1]

Lo Slow Movement è un movimento culturale e gastronomico coniato da Carlo Petrini nel 1986 contro l'apertura di un ristorante McDonald's in Piazza di Spagna a Roma, che sfociò nella creazione dell'organizzazione Slow Food.[2] Con il tempo, sono sorte iniziative "slow" anche in altri settori, per esempio, Città Slow sull'amministrazione delle città, Slow Travel per il tempo libero, Slow Design per il design e Slow Medicine per una medicina sobria, rispettosa e giusta. Lo Slow Movement propone un cambiamento culturale indirizzato a vivere una vita in maniera più completa e meno accelerata, in netta contrapposizione alla cultura della "velocità" tipica della società attuale.[3]

  1. ^ (EN) Sarah Staniforth, Slow Conservation, in Studies in Conservation, vol. 55, n. 2, giugno 2010, pp. 74–80, DOI:10.1179/sic.2010.55.2.74. URL consultato il 4 maggio 2021.
  2. ^ movimiento slow : filosofia slow, su web.archive.org, 23 ottobre 2011. URL consultato il 4 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2011).
  3. ^ MOVIMENTO SLOW, su evolution.skf.com, 6 aprile 2017. URL consultato il 12 maggio 2021.

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